Magazine

NAPOLI IN SCENA Documenti e immagini dalle raccolte della Biblioteca Nazionale di Napoli

Condividi

NAPOLI – Sale della Biblioteca Nazionale Vittorio Emanuele III

17 maggio – 15 settembre 2022

ingresso libero   [info: wwwbnnonline.it ;  Biblioteca Nazionale di Napoli news]

Inaugurazione 17 maggio, ore 16,  interverranno : Maria Iannotti,  direttrice della Biblioteca Nazionale di Napoli, Andrea Mazzucchi, direttore del dipartimento di Studi Umanistici dell’Università Federico II, Rosanna Romano, Direttore Generale Politiche culturali della Regione Campania,  i curatori della mostra Francesco Cotticelli e Gennaro Alifuoco, il direttore artistico  Stefano Gargiulo.  Recital di di Lalla Esposito su testi e musiche di Vittorio Viviani

Progetto cofinanziato dalla Regione Campania Pop 2014-2020 

Il 17 maggio 2022, alla Biblioteca Nazionale di Napoli, ore 16, si alza il sipario su “NAPOLI IN SCENA”. Documenti e immagini dalle raccolte della Biblioteca Nazionale di Napoli.

La mostra è un viaggio suggestivo nella storia dello spettacolo della città partenopea,  fenomeno che si lega alla sua cultura e alla sua identità. In mostra i capisaldi sei-settecenteschi e dell’ottocento, dal Pulcinella  di  Francesco Antonio Nigrone alle testimonianze  Salvatore De Muto, agli esponenti della nuova drammaturgia,  alle suggestioni  novecentesche.

Al visitatore si offrono, le immagini di Petito in scena, gli scritti  di Gabriele D’Annunzio  nel tentativo di  impedire  ad  Eduardo Scarpetta di mettere scena la parodia della “Figlia Di Iorio”, le inconsuete foto di  Titina attrice di rivista, Vincenzo Scarpetta e la sua versatile attività, le foto dal set e dalle scene di Totò e Taranto, le tracce del Viviani riletto da Patroni Griffi e i bozzetti di Fiorito prodotti per il primo Martone.

La mostra, realizzata con il contributo della Regione Campania, – spiega  la direttrice della Biblioteca Nazionale, Maria Iannotti – è la prima complessiva ricognizione del patrimonio di interesse teatrale della  Biblioteca Nazionale, un giacimento immenso di cui per la prima volta si espongono insieme le opere più preziose e rare, oltre a fonti indispensabili a chi tenti l’arduo compito di descrivere la storia del teatro partenopeo. L’Arte dello Spettacolo a Napoli affonda le sue radici in testi antichi, come ad esempio il  manoscritto seicentesco  di  Francesco Antonio Nigrone, presente in mostra, dove si può individuare una delle prime rappresentazioni iconografiche della maschera di Pulcinella. Ancora oggi lo Spettacolo a Napoli mantiene una sua individualità anche nelle più recenti declinazioni, e fra tavole del palcoscenico, spazi musicali, set cinematografici e televisivi, continua a far parlare di sé e a imporsi nel panorama europeo e di tutto il mondo. “

Il racconto della mostra curata da Francesco Cotticelli e Gennaro Alifuoco prende spunto dalle collezioni custodite alla Lucchesi Palli. Dagli scaffali della specialissima sezione della Biblioteca Nazionale, immersa nella continuità del Palazzo Reale e del Teatro San Carlo viene  fuori una storia del teatro tridimensionale, che documenta le narrazioni dei grandi autori, ma anche l’evento stesso che si fa teatro e va in scena. Copioni usurati, pieni di note, correzioni, cancellature, passati di mano in mano da capocomici, attori, suggeritori; di bozzetti, scenografie, costumi, le testimonianze  di interpreti famosi del mondo della scena. L’immaginario evocato dai documenti e dalle carte della Biblioteca si porge al visitatore attraverso le suggestioni di voci, suoni e immagini e l’immersione in  una città-teatro generata dal progetto scenico e multimediale a cura di Kaos Produzioni con la direzione artistica di Stefano Gargiulo .

Il visitatore è proiettato nell’epoca d’oro del Teatro Fiorentini e  nell’opera dell’impresario  Adamo Alberti; nei Fasti del teatro San Carlino dove nasce la parodia, partecipa alla causa di Gabriele D’Annunzio contro Eduardo  Scarpetta, la prima causa per il diritto d’autore in Italia, si accompagna agli attori della tradizione e assiste agli spettacoli dell’avanguardia.   //l.t.

 

Redazione

I nostri interlocutori sono i giovani, la nostra mission è valorizzarne la motivazione e la competenza per creare e dare vita ad un nuovo modo di “pensare” il giornalismo.[email protected]