Territorio

Amministrative 2020: Intervista a Giovanni Caporaso, candidato sindaco di Telese Terme

Leggo Telese e penso alle feste di Mastella…

«E’ stato quello un periodo particolarmente intenso per la nostra città. Con ricadute concrete sull’economia locale ma anche punto di vista della notorietà in quanto l’appuntamento politico annuale ci proiettava in una dimensione nazionale. Ma Telese è anche altro».  

Turismo, immagino…

«La vocazione turistica di Telese deve esplicitarsi in un turismo non invasivo, volto, prevalentemente, alla cultura, alla ricerca del benessere psicofisico, alla scoperta del buon cibo e di uno stile di vita più “slow”. Ciò significa individuare un target turistico specifico e finalizzare tutte le iniziative a questo obiettivo. Vuol dire costellare l’anno con una serie di eventi musicali, cinematografici e culturali, tali da garantire un flusso costante e destagionalizzato di turisti. Vuol dire valorizzare le iniziative sportive che già hanno una loro consolidata storicità, allargandone il perimetro fino a giungere ad un vero “mese del benessere”, con spazi convegnistici, iniziative sportive, dibattiti. E’ necessario, inoltre, porre adeguata attenzione alla possibilità di attrarre un turismo medico-scientifico, in considerazione del fatto che esistono sul territorio tre importanti strutture sanitarie. Ci adatteremo alle linee dettate dal Piano strategico per il turismo 2017-2022, che individua nelle aree interne e nell’innovazione due degli asset di sviluppo su cui agire, destinando ad essi specifici investimenti».

E le Terme?

«Le nostre terme assicurano una offerta terapeutica di primo livello nel panorama italiano. Con una ricchezza naturale e paesaggistica unica che fanno del parco termale un vero gioiellino.

Accanto alle terme, però, c’è una rete di servizi che dovrà essere ulteriormente implementata, una posizione strategica che fa di Telese il punto centrale di una delle vallate più belle della regione, con una offerta turistica, naturalistica ed enogastronomica di grande pregio.

Chiariamo: l’idea di una sola città al comando è superata e distruttiva. Bisogna recuperare il rapporto di buon vicinato e consolidare un’offerta turistica integrata. Conseguentemente, è prioritario sviluppare delle organizzate e consolidate reti di collaborazione sul territorio sia con gli enti locali a noi più vicini, sia attraverso un confronto costante con gli operatori privati e le principali associazioni di categoria. Solo attraverso una collaborazione strategica, concreta e propositiva, si possono ottenere significative ricadute sul territorio. Ciò, chiaramente, vuol dire rafforzare e rendere più incisiva la nostra partecipazione in tutti gli organismi intermedi in cui si discute di turismo, che devono essere il luogo di confronto privilegiato. Solo a titolo di esempio citiamo Gal, il Distretto Turistico, Parco Nazionale del Matese e Sannio Smart Land. Poi c’è il lago, altra nostra bellissima ricchezza sulla quale abbiamo tante idee».

E’ dunque questo il suo programma? 

«Si, ma non solo questo, naturalmente. Il turismo, sostenibile e responsabile, è uno dei punti centrali del programma della mia squadra. Intorno ad esso è possibile far girare l’economia, creando occupazione stabile. Proprio nei mesi successivi alla drammatica emergenza sanitaria si è fatto spazio il concetto di turismo di prossimità, allora penso già dai prossimi mesi a flussi provenienti dal Lazio e dalle altre regioni non molto distanti, di turisti interessati a una offerta diversificata e destagionalizzata, con le terme, le colline, i percorsi naturalistici, l’enogastronomia, e così via. Naturalmente bisogna creare le condizioni affinché ciò avvenga e noi lavoreremo da subito su questo punto».

Tutto molto interessante, ma con quali risorse? 

«Per la realizzazione di molte delle idee proposte contiamo, inutile dirlo, sulla possibilità di intercettare finanziamenti pubblici che ci sono e che, probabilmente, potrebbero essere ancora più cospicui con l’attivazione del “Fondo Next Generation EU” nei prossimi anni. Dobbiamo partire da una consapevolezza: la pandemia globale è destinata a produrre profonde trasformazioni. Sta a noi la scelta se subirle passivamente o provare a orientarle sul territorio. Noi siamo per questa seconda strada e proveremo a farlo sia dando concretezza alla Strategia nazionale Aree Interne (SNAI) sia utilizzando la leva trasversale ad ogni nostra linea di azione: l’innovazione.

Per centrare questo obiettivo è evidente che bisognerà avere una struttura amministrativa adeguata e finalizzata, con strutture organizzative a questo appositamente dedicate, oltre alla capacità politica di programmare a medio/lungo periodo».

Ha parlato del Covid-19… Lei si candida a guidare una città in un momento storico così pieno di incertezze, rischi… Ci ha pensato?

«Ci ho pensato. So che il momento non è dei migliori. Sarei un pericoloso irresponsabile se le dicessi che non sono preoccupato. Ma, come cittadino e come genitore sento il dovere di assumermi delle responsabilità. Non sarò da solo perché avrò con me persone capaci, responsabili, professionisti seri e competenti in vari settori, con i quali realizzeremo ogni giorno un pezzo del progetto che abbiamo in mente per la nostra città».

Non le chiederò di parlarmi di tutto il programma perché immagino che non la finiremmo più… I candidati sono sempre pieni di buoni propositi e parlano tanto di solito, anche di cose che non si realizzeranno mai. 

«Va bene, come vuole (ride). Allora di cosa parliamo?».

Che fa, mi prende in giro? 

«No, assolutamente. Penso solo alle tante promesse fatte ai telesini negli ultimi dieci anni. Ecco il primo impegno che la mia lista "Tutti Telese-Città Popolare" ha preso con la comunità è stato quello di condividere le decisioni e le scelte importanti per il paese. Il primo impegno che assumiamo, anzi, è quello della trasparenza, sottoponendo a verifica semestrale l’attuazione del programma. Lo faremo con una delibera di giunta, un atto pubblico attraverso il quale tutte e tutti potranno giudicare il nostro operato».

Mi faccia una sintesi di tre punti del programma. 

«Eccoli. Turismo: Un turismo slow per una città smart. Cultura: Una città che gode del bello e crea sviluppo. Commercio: Una proposta di qualità per una città turistica».

Come immagina Telese da qui a 5 anni? 

«Ha presente quando un malato esce dalla rianimazione e comincia la riabilitazione? Ecco, la immagino così. Perché avremo una economia in ripresa e ci impegneremo con tutte le nostre forze per ridare a Telese il suo volto naturale che è quello di città turistica, commerciale e di servizi. Un volto che è stato sfigurato negli ultimi anni, a discapito dell’intera vallata, non solo della comunità telesina. Lavoreremo insieme ai commercianti, agli imprenditori, agli artigiani per disegnare e mettere in atto un serio piano di rilancio di tutte le attività. Immagino tante opportunità per i nostri ragazzi, anche grazie a un serio lavoro di reperimento risorse strategiche. Immagino Telese curata, dal verde all’edilizia pubblica, pronta per essere inserita tra i principali poli turistici del sud Italia».

Una curiosità e la saluto. Come sarà la sua campagna elettorale? Cosa farà fino al 21 settembre? 

«Quello che ho sempre fatto: starò in mezzo alla gente. Cosa che farò anche dopo, da sindaco».

   

Emilia Criscuolo

Classe 98, studentessa universitaria presso '' L' Orientale " di Napoli. Amo scrivere. Ed essere creativa. Scrivere è un atto; è qualcosa che fai . Quando lavoro a una storia, punto sulla creatività in ogni momento, per tirare fuori qualcosa di davvero originale, interessante e coinvolgente. Le mie attività spaziano in molti settori ma hanno un filo comune la narrazione.