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Elisabetta Casellati. Una sconfitta studiata? Intanto avanza la Belloni

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Anna Tortora

La Casellati è diventata, in poche ore, il bersaglio della sinistra e non solo. Ha sbagliato a prestarsi a “questo gioco”? È presto dirlo, di sicuro non sarà esente da attacchi anche in futuro.
Salvini, intanto, ha dimostrato di voler tessere la tela e nei fatti non ha fallito. Almeno, e questo è chiaro, non è lui il vero responsabile della debacle della Casellati.

“Povera Casellati. In questo parlamento non c’è nessuna maggioranza. L’unico modo di eleggere un presidente è un accordo bipartisan. Finché non lo capiscono perdono tempo e faccia.”
Antonio Polito, editorialista del Corriere della sera

“382 voti per Casellati con metà dei votanti. E i voti della Lega ci sono stati tutti.”
Claudio Borghi, Lega

“È stato triste quanto avvenuto con la votazione sulla presidente del Senato Elisabetta Alberti Casellati. franchi tiratori del centrodestra sono 40-45 parlamentari di Forza Italia e 20 di Toti.”
Vittorio Sgarbi

“Sembra che il candidato fighissimo e gradito alle cancellerie abbia sentito il candidato inguardabile e ineleggibile per chiedergli i voti. Sic transit gloria mundi.”
Vladimiro Giacché, filosofo e saggista

“Altro che Quirinale. Elisabetta Casellati deve rassegnare immediatamente le sue dimissioni da presidente del Senato.
Si è maldestramente prestata ad una forzatura di parte, col risultato di inasprire ulteriormente la situazione già tesa e rendere ancora più difficile il percorso verso l’elezione di un Presidente super partes e stimato da tutti. Non può restare un minuto di più come seconda carica dello Stato.
Lo abbiamo appena chiesto pubblicamente come FacciamoECO, invitando anche gli altri gruppi politici che hanno ancora a cuore la qualità della nostra democrazia ad unirsi alla nostra richiesta di dimissioni immediate.
Mi sono vergognato, da parlamentare in carica, a vederla a fianco al Presidente Fico, mentre si leggeva per benino, una dopo l’altra, le schede durante lo spoglio.
Nemmeno il gesto di lasciare la poltrona vuota.”
Alessandro Fusacchia, Faciamoeco – Gruppo misto

“Dal 1999, in tutta la Seconda Repubblica, non si è mai superata la sesta votazione per eleggere il capo dello stato. A un passo dal record.”
Antonio Polito

“Il Paese ci guarda. Secondo noi, non è possibile candidare la seconda carica dello Stato senza previamente sedersi a un tavolo e discuterne tra tutti. Abbiamo pubblicamente detto che avremmo rinunciato a fare una controlista per favorire una candidatura condivisa e super partes. Sono 3 giorni che inseguiamo i nostri interlocutori di centrodestra per cercare un confronto, sono 3 giorni che fanno riunioni solo tra di loro. Stamattina, ha ridosso del voto, veniamo a sapere che avevano deciso un altro LORO CANDIDATO, noi non partecipiamo a questi atti di forza, a queste conte sulle spalle delle cariche dello Stato. Sono 3 giorni che stiamo lavorando per trovare una quadra. Io sto cercando di parlare con tutti i leader, non con candidati, nella speranza di usare le mie modestissime capacità di pazienza e mediazione per trovare la soluzione. La soluzione non può che essere un candidato di altro profilo, ampiamente condiviso e quindi super partes. Questi sono i principi che ci siamo dati fin dall’inizio e sui quali lavoreremo. Che il centrodestra si faccia un esame di coscienza. Noi non ci sottraiamo a nessun confronto.”
Giuseppe Conte, Movimento cinque stelle

“Fratelli d’Italia, anche alla quinta votazione, si conferma come partito granitico e leale. Anche la Lega tiene. Non così per altri. C’è chi in questa elezione, dall’inizio ha apertamente lavorato per impedire la storica elezione di un presidente di Centrodestra. Le decine di milioni di italiani che credono in noi non meritano di essere trattati così. Occorre prenderne atto, e ne parlerò con Matteo Salvini per sapere cosa ne pensa.”
Giorgia Meloni, Fratelli d’Italia

Inoltre, la senatrice Paola Binetti, Udc- FI, accusa Toti, Quagiariello e Romano: “Coltivano molte ambizioni e non hanno saputo darsi un punto di riferimento. Non si sa che cosa vogliono”.

Frattanto…
“L’indicazione di Salvini e Conte, pare condivisa da Letta, è per Elisabetta Belloni presidente della Repubblica mantenendo Draghi premier. Per la prima volta al Quirinale salirebbe una persona sconosciuta ai cittadini, mai eletta e mai misurata al governo. Putinismi all’italiana.”
Mario Adinolfi, giornalista e scrittore

 
   

Anna Tortora

Nata a Nola. Si è laureata alla Pontificia facoltà teologica dell'Italia meridionale. Le sue passioni sono la politica, la buona tavola, il mare e la moda. Accanita lettrice, fervente cattolica e tifosa del Milan.