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Alessandro Haber e la tenerezza de ‘Il padre’, grazie a Zeller si parla di Alzheimer e famiglia

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Caserta, 3 apr – Il dolore approda a teatro seguendo il dramma familiare dell’Alzheimer, la malattia della “dimenticanza”, che genera potenziale sconfitta della volontà.

La catarsi si snocciola in palcoscenico attraverso il testo del drammaturgo Forian Zeller, impegnato a leggere con ironia, la contingenza della malattia.

Una grande prova di attore è affidata ad Alessandro Haber, protagonista indiscusso da ben tre anni, della piéce ‘Il padre’, arrivata questa volta al Teatro comunale di Caserta.

Ospite ne ‘Il salotto a teatro’ della giornalista Beatrice Crisci, Haber ed il resto del cast, ha descritto sabato scorso, l’intensità di un testo che lascia piangere e ridere insieme: “Quando la gente viene a teatro a vedere questo spettacolo scritto da Zeller all’età di 32 anni, subito pensa che trattando di Alzheimer, tornerà a casa affranta. In realtà la pièce che ha vinto qualsiasi tipo di premio in tutto il mondo, fa ridere tanto. Il pubblico entra proprio nella testa di Andrea, il padre, tanto da uscirne come se fosse lui stesso affetto da questa malattia. Sente le stravaganze di Andrea, legge la sua mente, come quella degli altri personaggi. Il testo mette in crisi tutte le identità, non solo quella del padre”.

Perfino Lucrezia Lante della Rovere (figlia in scena), o la badante ed ancora l’infermiera, risente di indecisioni umane davanti alla malattia di Andrea. Il cast al completo entra in crisi personale e professionale. Il padre rimescola le carte in tavola di tutti, della figlia in primis, migliorando le esistenze generali attraverso un percorso di consapevolezze.

Haber vive del suo personaggio, estrapola l’anima e la mente di Andrea, la sua tenerezza e melanconia; le offre alla platea che legge l’Alzheimer sotto nuova luce, come occasione e non come umana sconfitta.

 

Pina Stendardo

Giornalista freelance presso diverse testate, insegue la cultura come meta a cui ambire, la scrittura come strumento di conoscenza e introspezione. Si occupa di volontariato. Estroversa e sognatrice, crede negli ideali che danno forma al sociale.