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Il Covid 19 e il suo potere disumanizzante. Mario Draghi tra fiducia e speranza

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Anna Tortora

Questo sapere, onnisciente ed onnipotente, disumanizzante ha provocato una rottura tra la realtà e i valori universali che sono alla base della società.
Per seguire un Governo inesistente, (Conte 2)
per guardare l’avversario politico, molti hanno dimenticato che il popolo ha bisogno di tutela.
La salute è un bene fondamentale, l’hanno disumanizzata con i peggiori slogan.
Ora di nuovo chiusi, dopo una anno.
Il Presidente Draghi punta sui vaccini per uscire da questo disastro e far ripartire anche l’economia.
Molte forze politiche stanno “implorando” per una seria vaccinazione dei cittadini.
“È necessaria una strategia più efficiente rispetto a quella di Arcuri. Il piano di Forza Italia è di vaccinare almeno 500mila persone al giorno”.
Antonio Tajani

E ancora da Forza Italia, il sen. Andrea Cangini
Pubblicato su huffingtonpost.it
“Finalmente, il Capo dello Stato Sergio Mattarella, 79 anni di età e sulle spalle una responsabilità istituzionale enorme, è stato vaccinato. Ha atteso d’essere convocato, si è messo in fila allo Spallanzani come un cittadino qualunque e, giunto il suo turno, è stato vaccinato.
Evidentemente temendo l’accusa di privilegiare ‘la Casta’, il ministro della Sanità Roberto Speranza non ha ancora risposto ai presidenti di Senato e Camera che da tempo gli chiedono come e quando potranno vaccinare i rispettivi parlamentari. Loro gli scrivono, lui non risponde.
Passa così l’idea che Presidenza della Repubblica e Parlamento non svolgano un servizio primario e che dalla buona salute di chi ne incarna la funzione non dipenda l’interesse pubblico. Nell’Italia in cui tutti i partiti hanno spensieratamente celebrato l’amputazione fine a se stessa della rappresentanza parlamentare, uno vale uno è ormai la retorica che tristemente accomuna una Politica insicura e dimentica di sè”.

Suona come un rammarico di facciata ciò che afferma il viceministro della salute Sileri.
“La terza ondata che stiamo vivendo è stata ritardata grazie alle misure applicate nel periodo natalizio e a quelle adottate nelle zone in cui il virus corre di più. Ora abbiamo una variabile positiva a nostro favore: andare avanti con le vaccinazioni. Non siamo partiti con il piede giusto, ma negli ultimi giorni si è recuperato: la prima mossa deve essere avere a disposizione più vaccini, ed è quello che è stato fatto ieri includendo anche gli over 65 non estremamente vulnerabili tra i destinatari di AstraZeneca.
A ciò si aggiunge il tema del personale da impiegare nella campagna di vaccinazione: infermieri, medici specializzandi, ma anche i medici stranieri in Italia, che sono molte migliaia e costituiscono una risorsa preziosa. L’arrivo di grandi quantità di dosi può rappresentare l’occasione per coordinare al meglio le Regioni: serve una piattaforma nazionale che consenta un’attività di coordinamento e renda omogenea la distribuzione dei vaccini”.

E andiamo all’economia
“Confindustria vuole LICENZIARE TUTTI PER  poter ASSUMERE chi vuole, ma A SALARI DA FAME. Bonomi si dice anche preoccupato per le “statalizzazioni”. È proprio vero il grande patronato non ama il proprio Paese ma solo il proprio portafoglio. Vergogna!”
Marco Rizzo, segretario Pc

Ma è possibile, dopo un anno, chiedere ancora sacrifici ai cittadini?
“Il presidente Draghi si conferma persona seria e capace”.
Girolamo Sirchia, già ministro della salute con il secondo governo Berlusconi.
“A partire da giugno il vaccino russo Sputnik verrà prodotto anche in Italia. Forza Italia è stata la prima a chiedere all’Ema di autorizzarne l’uso anche in Europa. Utilizziamo ogni strumento possibile per sconfiggere il Covid19”.
Antonio Tajani

Draghi trasmette fiducia. Si spera vivamente di uscire da questo incubo che troppi danni ha arrecato ai cittadini.

 

Anna Tortora

Nata a Nola. Si è laureata alla Pontificia facoltà teologica dell'Italia meridionale. Le sue passioni sono la politica, la buona tavola, il mare e la moda. Accanita lettrice, fervente cattolica e tifosa del Milan.