Attualità

Giordano Bruno nei preziosi testi della Biblioteca per il Maggio dei Monumenti 2020

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E’ dedicato a #GiordanoBruno il Maggio dei Monumenti promosso dal 20 Comune di Napoli per dar risalto al patrimonio culturale della cità.  La XXVI edizione del Maggio sarà proposta in una visione digitale accessibile a tutti attraverso i social e i siti web.

All’appuntamento dedica  un suo contributo la Biblioteca Nazionale Vittorio Emanuele III che presenta alla visione on line  il frontespizio di De l’infinito universo et Mondi, nell’edizione del 1584, opera  fondamentale  per comprendere la modernità ed attualità  di Giordano Bruno. Nel testo con con argomentazioni  sia da un punto di visto logico che teologico Bruno confuta alcuni capisaldo del  Cristianesimo e demolisce il sistema aristotelico-tolemaico, assunto a dogma dalla Chiesa.  L’universo per Bruno è non soltanto ‘infinito’ ma contiene altresì infiniti mondi, ed è tale , perché esso è effetto di Dio, infinito e non è logico che possa avere dei limiti.

 Giordano Bruno  fu certamente un filosofo, ma un filosofo che sapeva con capacità logiche anticipare  la realtà: a lui si devono,infatti,  alcune intuizioni scientifiche,  come  un Universo multiforme  non centralizzato e la   distinzione tra stelle e pianeti,  che preannunciano   l’astrofisica moderna, che sarà inaugurata  soltanto nel 1619 dagli studi scientifici di Galileo Galilei.

Per i più curiosi on line si può consultare (Clicca qui)  in edizione digitale ‘Il Candelaio ‘di Giordano Bruno del 1582, pubblicato a Parigi,  si tratta dell’unica opera puramente letteraria di Giordano Bruno: una commedia in cinque atti  ambientata nella Napoli del secondo Cinquecento in  un italiano popolare che utilizza termini in latino ma più spesso spesso voci   dialettali. L’opera, dalla trama complicatissima, è una satira pungente contro i classicisti, la  pedanteria accademica , sulle passioni che affievoliscono o sconvolgono la ragione umana e sulla fortuna  che trascina l’uomo a suo piacere 

 

Redazione

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