Cronaca

12 arrestati, 156 indagati e oltre 63.000 identificati il bilancio della settimana della Polizia di Stato sui treni e nelle stazioni ferroviarie

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Controlli intensificati con l’operazione “Action week merci pericolose”: circa 100.00 di sanzioni elevate.

 

12 arrestati, 156 indagati e 63.786 persone controllate: è questo il bilancio dei controlli nell’ultima settimana della Polizia Ferroviaria. 4.421 le pattuglie impegnate in stazione e 565 a bordo di 1.144 treni. 265 servizi antiborseggio e 175 le sanzioni elevate. 21 i minori non accompagnati rintracciati e riaffidati alle famiglie o alle comunità; 32 i cittadini stranieri sorpresi in posizione irregolare.

Controlli intensificati anche grazie all’operazione organizzata a livello nazionale denominata “Action Week- Merci pericolose”, dal 6 al 13 novembre scorso, eseguiti da operatori specializzati della Polizia Ferroviaria. Attività mirata al controllo dei convogli in entrata e in uscita dai principali scali ferroviari italiani, trasportanti merci pericolose. In particolare, le verifiche hanno riguardato il rispetto e l’applicazione delle normative internazionali concernenti la movimentazione delle merci pericolose nelle diverse fasi del trasporto, dalla regolarità delle documentazione allegata, alla sosta e scarico della merce all’interno dello scalo ferroviario. Inoltre sono state verificate le solidità delle strutture e delle cisterne trasportanti, gli equipaggiamenti di sicurezza e l’idoneità dei macchinisti. Oltre 250 i carri controllati, 38 le irregolarità rilevate per un ammontare di circa 100.000 euro di importi contravvenzionali.

Tra gli arrestati, una 28enne nigeriana per detenzione di sostanza stupefacente nella stazione ferroviaria di Bologna. La donna è stata fermata per un controllo dagli operatori della Polfer, ma alla richiesta di fornire i documenti d’identità, ha mostrato un atteggiamento scontroso ed agitato. Approfonditi i controlli sul bagaglio della viaggiatrice, sono stati rinvenuti 10 involucri di cellophane contenenti circa un kilogrammo di marijuana, che è stata sottoposta a sequestro.

Anche a Peschiera del Garda un arresto per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio. Un 20enne è stato fermato per un controllo, ma all’atto di fornire i propri documenti d’identità ha manifestato nervosismo e preoccupazioni ingiustificate, tanto da insospettire gli agenti. Sottoposto ad un controllo più approfondito è stato trovato in possesso di oltre mezzo kilogrammo di hashish, confezionato in 5 panetti rettangolari, nascosti in una tasca del giubbotto. Il ventenne nascondeva anche un coltello a serramanico. Grazie al telefono cellulare del giovane, poi sottoposto a sequestro, gli operatori hanno anche rintracciato l’uomo con il quale il giovane aveva appuntamento, un 42enne residente nel veronese trovato in possesso, oltre che di un coltello, anche di 3.000 euro in contanti che sarebbero serviti per pagare l’acquisto della droga, non andato a buon fine. Quest’ultimo è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria.

A Genova, un uomo di 44 anni, senza fissa dimora, è stato arrestato nella stazione ferroviaria di Genova Brignole per minaccia, lesioni aggravate e porto abusivo di un’arma da taglio. Invitato dal capotreno ad indossare la mascherina di protezione a bordo di un treno regionale in partenza, l’uomo ha estratto un coltello a serramanico dalla tasca e l’ha puntato alla gola del capotreno. Dopo essere riuscito ad allontanarsi dall’aggressore, la vittima ha chiesto aiuto alla Polfer che lo ha bloccato mentre cercava di dileguarsi.

Due gli uomini arrestati perché ricercati. Il primo a Marsala (TP), un cittadino italiano di 58 anni, per esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura di Palermo a settembre, dovendo scontare una pena di 1 anno e 6 mesi di reclusione per il reato di maltrattamenti in famiglia e il secondo, un cittadino peruviano di 32 anni, nella stazione di Roma Termini, destinatario di un ordine di cattura internazionale ai fini di estradizione per il reato di violenza sessuale su minore, avvenuto nel paese di origine.

Tante le storie a lieto fine, come quella di un bambino di 6 anni, che dopo essere sfuggito alla vista dei genitori, è stato rintracciato dai poliziotti della Polfer di Ciampino, mentre percorreva la strada che conduceva all’abitazione dei nonni. Quella di una ragazza salvata nella stazione ferroviaria di Taranto, mentre con aria spaesata girava per la stazione ferroviaria non ricordando né il suo nome né dove si trovasse. Infine, quella di un ventisettenne italiano che, dopo aver scavalcato la recinzione di un cavalcavia nei pressi dello scalo ferroviario di Frosinone con intenti suicidi, è stato tratto in salvo dagli operatori della Polfer intervenuti sul posto.

 

Redazione

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