Attualità

Pnnr, crisi migratorie e tanto altro. Intervista con l’on. Anna Cinzia Bonfrisco, europarlamentare Lega

Condividi
Anna Tortora

Per la mia rubrica IL Personaggio sono lieta di ospitare l’on. Anna Cinzia Bonfrisco, con lei affronterò dei temi molto importanti.

Allo stato attuale, come sta lavorando il nostro Governo sul tema dei migranti?
“Il Governo Draghi ha il merito di aver riportato all’interno del dibattito europeo le sfide poste dalla crisi migratoria approfittando  del fitto calendario di incontri bilaterali e multilaterali. Non è secondario, specialmente perché i fenomeni migratori che stiamo osservando, al di là dei numeri, presentano nuove peculiarità, come la strumentalizzazione dei migranti da parte di regimi o governi propensi innanzitutto a far prevalere i propri interessi, tanto che in alcuni frangenti sono stati classificati quali ‘attacchi ibridi’ ai confini dell’Europa.
Solo un’agenda concordata tra gli Stati membri dell’Unione europea è in grado di affrontare un’emergenza che, vorrei ricordare, è innanzitutto umanitaria.

Le donne afghane, soggette a violenze di regime, stanno ricevendo gli aiuti necessari dall’Europa?
“La Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha annunciato, in occasione della riunione del G20 sull’Afghanistan, un sostegno diretto del valore di circa 1 miliardo di euro per il popolo afghano e i paesi vicini. Questo è un primo passo che inciderà sulla vita di donne e ragazze in Afghanistan ma è insufficiente a garantire i diritti da parte di un regime aberrante che usa la religione e la cultura per negare la dignità di metà della popolazione.
Dalla presa di potere dei Talebani ad Agosto ho l’impressione che l’Unione europea non abbia adottato un approccio coerente con una politica estera basata sui valori, forse complice qualche cancelleria che voleva credere che questi Talebani non sono quelli del passato.
Da parte mia, la settimana successiva dall’inizio del ritiro dell’Occidente da Kabul, è stato proposto all’altro rappresentante Josep Borrel, intervenuto in commissione Affari Esteri, di agire affinché si istituiscano percorsi sicuri e legali per la protezione di donne e ragazze.
E’ certamente complesso ma oltre a qualche dichiarazione della Commissione ad oggi non le azioni sono state poco concrete.”

Trattato del Quirinale. Segnerà una svolta decisiva anche per la sicurezza?
“E’ difficile fare previsioni a lungo termine, perché quanto concordato si trova nel perimetro degli intenti e dell’istituzione di meccanismi di consultazione e di coordinamento. Allo stesso tempo ritengo che la previsione di Affari esteri e Sicurezza e difesa agli articoli 1 e 2 del Trattato suggerisca quanto questi due punti siano fondamentali per Italia e Francia. Da questo punto di vista sarà importante mantenere un giusto equilibrio tra le ambizioni francesi e la nostra storica vocazione atlantista, una sintesi che può essere trovata nella volontà di entrambe le parti di stabilità e prosperità a lungo termine del Mediterraneo.
Il Comando Jfc Naples della Nato quest’anno ha celebrato il 70esimo anniversario della presenza in Italia. E’ un cardine della difesa collettiva ed è un prezioso esempio di un rafforzamento dell’Alleanza basato sulla complementarietà tra interessi europei e l’indispensabile rapporto transatlantico.
All’interno del trattato va tenuto conto anche la grande importanza che è stata data allo Spazio. Per l’Italia può essere un’opportunità se le progettualità strategiche del futuro saranno nell’ambito della cooperazione spaziale con gli Stati Uniti.
Insomma, il trattato del Quirinale offre opportunità ma anche sfide a cui dobbiamo farci trovare preparati.”

Pnnr. Cosa si intende per digitalizzazione, innovazione e competitività del sistema produttivo?
“Sono tre termini che come sinonimo hanno una sola parola: trasformazione. Penso pertanto che assieme a valori e opportunità per il sistema produttivo italiano portino con sé dei rischi.
Ad esempio, la digitalizzazione comporta che la nostra vita e quella delle aziende sarà sempre più connessa e online quindi, di pari passo, bisognerà sempre di più garantire la sicurezza informatica. Proprio durante la pandemia abbiamo visto quanto le istituzioni, le imprese e i cittadini siano vulnerabili.
Innovazione è un concetto molto positivo e il successo di nuovi modelli di business porta ricchezza alle nostre società. Eppure, pongono sfide per quanto riguarda la conformità alla normativa e la vigilanza ma anche per quel che concerne la salvaguardia di consumatori, investitori e l’integrità del mercato.
Infine la competitività. Le piccole, medie e microimprese  rappresentano il 99% di tutte le imprese dell’Unione europea e hanno scontato da una parte una visione europea di concorrenza a volte sfrenata, dall’altra la concorrenza sleale di mercati stranieri; in particolar modo la Cina che non rispetta le regole ma anzi si avvantaggia delle distorsioni di mercato in Europa e nel mondo.
Tutto questo è da affrontare attraverso scelte operate nell’ambito del PNNR ma anche in ambito europeo, in quanto i due piani sono collegati.”

Ringrazio l’on. Anna Cinzia Bonfrisco per la piacevole intervista.

 

Anna Tortora

Nata a Nola. Si è laureata alla Pontificia facoltà teologica dell'Italia meridionale. Le sue passioni sono la politica, la buona tavola, il mare e la moda. Accanita lettrice, fervente cattolica e tifosa del Milan.