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Governo Draghi. Il punto di vista del giudice Luigi Bobbio

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Anna Tortora

– La posizione del centro destra riguardo il Governo Draghi.
“La posizione del centro destra è riassunta in una domanda: quale centro destra? In questo momento si stanno divaricando le strade checché se ne dica in una prospettiva elettorale, c’è un centro e poi c’è la vera Destra che è rappresentata da Fratelli d’Italia. Perché la scelta di Salvini è una scelta opportunista, a mio giudizio, che cerca di capitalizzare un via libera o, comunque, un gradimento da parte delle gerarchie dell’Unione Europea a una sua posizione di possibile futuro Presidente del Consiglio. È una scelta che condanna, però, alla morte politica quello che, per quasi trent’anni, è stato il centro destra”.

– Non credi che la scelta della Meloni sia stata poco patriottica?
“No, è stata patriottica. Basta vedere quello che sta combinando Salvini, il quale ormai si sta trovando, come si suol dire, in un culo di sacco. In poche battute sta gettando a mare anni di parole d’ordine e di programmi; non ha detto una parola sull’arrivo dei 500 clandestini dell’altro giorno, va a votare il regolamento del Recovery Fund, sarà favorevole al Mes, condannandoci al servaggio della gleba nei confronti dell’Europa. Salvini sta tradendo il suo elettorato e presto se ne accorgerà. La scelta patriottica è di chi si rifiuta di fare parte del mucchio selvaggio, peraltro chi ne fa parte ha fatto una scelta molto miope, perché questo non sarà il Governo dei migliori a servizio della Nazione, come vorrebbe Mattarella, sarà il Governo di Draghi.
Mario Draghi capitalizzerà tutto e farà sempre quello che dirà lui. E Mario Draghi è uomo dell’Europa”.

– Mario Draghi non è un uomo di Sinistra.
“Cosa c’entra? Nemmeno Salvini. Ma chi è filo europeista non fa gli interessi dell’Italia”.

– Tu hai detto che non si farà la riforma della giustizia con Draghi?
“Nel modo più assoluto. Già ha precisato che si farà la riforma della giustizia, ma si farà quella  della giustizia civile, il che vuol dire che lui mantiene il suo cerchio politico di Governo all’interno di uno scenario di tipo puramente economicista, perché a torto o a ragione, da anni gira questa vulgata, in parte vera e in parte non vera, che le lentezze della giustizia civile sono parte del problema dell’aspetto economico finanziario, quindi degli investitori, sta dichiarando che non farà la riforma della giustizia in generale. Lascerà la disastrosa giustizia penale nelle condizioni in cui sta, sta dichiarando che si rifiuta o non pensa a normalizzare la Magistratura in questa Nazione, sta dichiarando, quindi, di non avere interesse ad andare a smantellare quello che la vicenda Palamara ha fatto emergere. Quindi Draghi è uomo del sistema”.

– La Cartabia farà parte del Governo?
“Siamo abituati che quando escono queste anticipazioni, queste indiscrezioni, totoministri, di solito qualcosa di vero ci sta. Era stata buttata come fumo negli occhi la Severino, ma la Severino ha il marchio di colei che ha avviato il percorso della cancellazione della prescrizione; la Cartabia fa parte della struttura mattarelliana dei presidenti di corte costituzionale, quindi la Cartabia è funzionale a fare qualcosa, ma non più di tanto. L’ unico punto sulla riforma della giustizia penale su cui si possono ritrovare tutti quanti i membri del gruppo selvaggio è quello sulla cancellazione della riforma, che parte con la Severino e finisce con Bonafede, della prescrizione. Su quello siamo d’accordo tutti, ma è una pietruzza che non basterà a ricostruire il muro”.

Ci auguriamo che le cose vadano per il verso giusto e che ci siano traguardi positivi per il Paese.
Ringrazio l’amico Luigi Bobbio per la cortese conversazione.

 

Anna Tortora

Nata a Nola. Si è laureata alla Pontificia facoltà teologica dell'Italia meridionale. Le sue passioni sono la politica, la buona tavola, il mare e la moda. Accanita lettrice, fervente cattolica e tifosa del Milan.