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Si chiude un 2023 leggendario ma il momento è drammatico

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di Luca Muratgia.

Il Napoli chiude un 2023 che resterà impresso per sempre nella memoria di tutti i sostenitori partenopei, un anno che verrà ricordato come l’anno della conquista del terzo storico scudetto della società azzurra ottenuto al termine di un campionato dominato dal principio alla fine, dominio certificato dai 16 punti di distacco dalla seconda classificata e che porta con se la firma in calce dell’unico indiscusso artefice capace di generare un sogno che, a queste latitudini, sembrava diventato ormai irrealizzabile. Parliamo ovviamente di Luciano Spalletti che, purtroppo per  la società, i giocatori, i tifosi e tutto l’ambiente azzurro, ha deciso di non continuare la sua avventura all’ombra del Vesuvio catapultando, improvvisamente, il Napoli in una dimensione sconcertante. La leggenda di questo anno, prossimo alla conclusione, risulta però inevitabilmente “sporcata” dagli ultimi 6 mesi costellato da delusioni determinate da risultati disastrosi che hanno comportato una classifica tanto deficitaria quanto inaspettata. La sconfortante rappresentazione attuale è inevitabilmente figlia di una gestione scellerata, di scelte tecniche e gestionali più che discutibili ed, infine, da una preparazione atletica che, con lo scorrere delle giornate di campionato, ha palesato tutti i suoi limiti. La deludente partita di ieri, non è altro che la sommatoria di tutti i citati fattori e che, ancora una volta, per come è stata condotta e portata a termine, lascia più di una perplessità. Lo striminzito 0-0 contro il Monza dell’ottimo Palladino comporta, almeno per il momento, addirittura l’ottavo posto in classifica giunto al termine di un incontro maledetto, dominato, e che addirittura si è rischiato seriamente di perdere.
Eppure, nonostante il momento particolare, nonostante le difficoltà, nonostante le assenze pesanti, la prestazione degli azzurri non è stata negativa anzi, il Napoli visto ieri al Maradona non è dispiaciuto, si è lasciato apprezzare per una manovra armonica, per il controllo pressoché totale dell’incontro ma che ha sciupato alcune occasioni davvero clamorose, e quando si respira un momento già di per se estremamente complicato, non ci si può permettere di fallire clamorosamente almeno 4-5 palle gol a pochi metri dal portiere. La prima di Anguissa che, a tu per tu con Di Gregorio, sia pur in posizione precaria, gli tira letteralmente addosso e sulla ribattuta capitan Di Lorenzo spara alle stelle il pallone del possibile vantaggio. Nel secondo tempo il Napoli si esprime su livelli discreti ma la prima ed unica volta che il Monza si affaccia nei pressi dell’area azzurra, rischia di lasciare seriamente il segno. Per un fallo di mani di Mario Rui, l’arbitro Di Bello, molto discutibile ieri la sua direzione, assegna la massima punizione ai brianzoli, ma Meret, riesce ad intuire la direzione del rigore calciato da Pessina ed evita una nuova clamorosa beffa. Gli uomini di Mazzarri continuano generosamente ad attaccare costringendo il Monza ad una difesa ad oltranza collezionando ancora errori grossolani sotto porta. Così accade che Zerbin spari alle stelle da ottima posizione e che poi kvara, a tu per tu con il portiere, gli consegni praticamente il pallone tra le mani, per finire poi con il subentrato Gaetano che, su intuizione del Cholito Simeone, a due metri dalla porta, spara tra le braccia di Di Gregorio. Niente da fare insomma con il Napoli che continua la sua caduta libera in classe con un quarto posto che diviene, giornata dopo giornata, sempre più lontano. Da segnalare comunque il trattamento riservato a Kvaratskhelia mai tutelato dal mediocre Di Bello con gli opportuni cartellini al punto da generare la reazione del tecnico azzurro mandato anzitempo negli spogliatoi. Insomma l’anno che si chiude, si chiude male, ma l’anno nuovo, al momento, non promette niente di buono. A carattere il post partita, ci ha pensato il presidente Aurelio De Laurentis che, a sorpresa, si è presentato in conferenza stampa al posto dell’allenatore assumendosi tutte le responsabilità dell’attuale situazione e promettendo a tutto l’ambiente azzurro che correrà ai ripari nel tentativo di raddrizzare una stagione iniziata male ma che sta continuando ancora peggio.