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Napoli 10 e lode: doma il Bologna e si riprende di forza la testa della classifica

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di Luca Muratgia.

Nell’incontro disputato ieri al Maradona, il Napoli, con difficoltà, ha avuto la meglio di in ottimo Bologna e torna di nuovo capolista solitario della classifica con la decima vittoria consecutiva in tutte le competizioni; mai nella storia azzurra si era assistito ad un filotto di vittorie consecutive tanto importante. Ancora una volta, dopo domenica scorsa, è risultata decisiva la profondità della rosa, e ancora una volta sono stati i subentrati a fare la differenza e a risultare alla fine decisivi; ma la varietà e la qualità offerta dalla rosa non potrebbe essere di per sé sufficiente senza le grandi capacità di Mister Spalletti di amministrarla.

La partita è stata molto complicata, difficile da vincere perché il Bologna, presentatosi a Napoli privo del suo capitano nonché punto di riferimento offensivo Arnautovic, ha giocato decisamente bene, senza paura ripartendo dal basso e palleggiando con grande qualità senza condizionamenti secondo l’elementare principio secondo il quale, più possesso palla comporta un minore numero di azioni pericolose degli avversari. I partenopei sono parsi decisamente stanchi e gli impegni europei, soprattutto ai ritmi imposti dai partenopei, settimana dopo settimana, alla lunga condizionano; inoltre le assenze pesanti di Rahmani e Anguissa hanno avuto un impatto considerevole sui meccanismi difensivi considerando che senza di loro il Napoli ha incassato quattro gol in due partite, decisamente troppi. Nonostante le difficoltà nel primo tempo il Napoli è stato capace di creare 3 palle gol pulite con Raspadori che ha incrociato di sinistro un’imbucata d Kvaratskhelia spedendo la palla di poco a lato, poi Mario Rui che, da posizione defilata ha colto l’incrocio dei pali ma soprattutto con Politano che, dopo un’azione devastante del solito Kvaratskhelia, dal centro dell’area di rigore, completamente solo, spara in curva un pallone che andava semplicemente appoggiato in porta. Dopo quest’azione il Napoli si spegne completamente, consegnando al Bologna il controllo totale della partita e subendo passivamente come mai aveva subito fino ad ora tra campionato e coppe per un quarto d’ora e il gol del Bologna, realizzato da Zirkzee dopo una dormita colossale della difesa azzurra, pare l’inevitabile conseguenza. Era necessario questo gol per svegliare nuovamente gli azzurri che proprio sul finire del primo tempo, trovano i gol col giocare che meno ti aspetti, Juan Jesus; trovatosi in area di rigore per sfruttare al meglio un calcio d’angolo di Politano, approfitta di in rimpallo favorevole e con grande prontezza e tempismo, in diagonale, batte Skorupsky. Nel secondo tempo Mister Spalletti fa entrare Osimhen e Lozano al posto di Politano e Raspadori e proprio Lozano, a seguito di una parata del portiere felsineo su tiro di un indemoniato Kvaratskhelia, realizza da posizione non facile. Il gol del messicano, realizzato proprio all’inizio del secondo tempo sembrerebbe portare la partita in discesa ma accade che dopo tre minuti, un clamoroso infortunio di Meret su un tiro senza pretese di Barrow dai 25 metri regala il 2-2 al Bologna e inizia a nascere tra i tifosi la preoccupazione, per la verità fondata, per come si erano messe le cose, di non riuscire a portare i tre punti a casa. Eppure, nonostante le difficoltà e gli imprevisti il Napoli, ancora una volta, trova le energie mentali per reagire e si ribella a quello che sarebbe potuto diventare il normale decorso degli eventi. Ancora una volta Kvaratskhelia, decisivo sempre e ovunque, pennella l’assist che mette Osimhen in porta, il nigeriano, a tu per tu con Skorupsky, non lascia scampo e fa letteralmente “saltare” il Maradona. Da questo momento solo una interminabile e prevedibile sofferenza che si sarebbe potuta tranquillamente evitare se fossero finiti in porta i tentativi di Zielisky che, complice una deviazione di un difensore avversario, coglie il secondo legno della giornata e di Lozano, il cui tiro a porta sicura coglie in pieno il portiere che fortunosamente lascia ancora in vita i felsinei ma le speranze bolognesi si chiudono al 94’ quando l’arbitro Mariani decreta la fine della partita. Ieri i partenopei hanno giocato da grande squadra in un’accezione diversa dal calcio spettacolare ammirato finora. La grandezza si è vista nel carattere, nella determinazione di voler portare a tutti i costi la vittoria a casa e nella mentalità, quella di reagire e di non abbattersi dopo il pareggio subito e l’infortunio di Meret. Come detto squadra apparsa a tratti stanca ma fortunatamente questa settimana non vedrà di scena la Champions e si potranno quindi recuperare energie in vista dello scontro diretto di domenica sera all’Olimpico contro la Roma.