Scontro Pd-Azione
Calenda: fesserie di un incapace
“La manovra – ha continuato il leader Pd – è inadeguata perché con l’inflazione al 12% c’è bisogno di sostenere i salari, di intervenire con il salario minimo e c’è bisogno di interventi molto più efficaci sull’energia. E poi è iniqua perché toglie ai più poveri e aiuta gli evasori fiscali e se la prende con gli italiani che pagano le tasse e che sono la maggioranza”. “E’ un governo che naviga a vista, la manovra vale per i prossimi tre mesi e non per tutto l’anno”, ha sottolineato.
La replica di Calenda, nel rimarcare che la sua forza politica non sosterrà questo esecutivo, è durissima: quelle del segretario del Pd sono “fesserie di un uomo che non è più neanche capace di elaborare una strategia politica. L’opposizione, come si richiede in un grande paese europeo, si fa proponendo e non solo inseguendo i 5s e urlando no a tutto”. Le scintille tra i due fanno seguito ad un diverso approccio alla manovra maturato da giorni. Il Pd, in polemica contro un documento definito “iniquo”, “un inno all’evasione fiscale”, ha annunciato prontamente la piazza per il 17 di dicembre. Il Terzo Polo, invece, ha prima presentato la sua contromanovra e poi ottenuto un incontro con Meloni.
“Prima di prendere appuntamento con Meloni – racconta Calenda -, ho detto al Pd ‘vogliamo cercare di andare insieme con una proposta comune’?. Letta non ha neanche risposto”

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