9 Dicembre 2024
Territorio

“Politiche ambientali, strategie di crescita comuni e pianificazione”, successo per il convegno del consorzio di bonifica del Sannio Alifano Con Zannini, Caputo e Del Sesto

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DELLA ROCCA E ZANNINI: PRONTO IL PARCO PROGETTI DA CANDIDARE A FINANZIAMENTO CON LE RISORSE DEL PNRR, IL CONSORZIO DI BONIFICA SARÀ CAPOFILA DEL TERRITORIO NELLA PROGRAMMAZIONE DEGLI INTERVENTI A FARSI NEI PROSSIMI ANNI.

“Il Consorzio di Bonifica Sannio Alifano sta mettendo in campo un’ampia progettualità da inserire nel PNRR per essere protagonisti assoluti nel campo dell’ambiente e della tutela del territorio. È questo il ruolo che vogliamo giocare nel prossimo futuro, è questa l’ambizione che abbiamo come Ente di Bonifica grazie a progetti, idee e contributi che ci vedono impegnati quotidianamente per ridare speranza ed entusiasmo al comparto agricolo”.

Ha concluso così Franco Della Rocca, presidente del Consorzio di Bonifica del Sannio Alifano, il suo intervento di apertura della tavola rotonda sul tema “Politiche ambientali, strategie di crescita comuni e pianificazione”, tenutosi l’altra sera in un gremito auditorium di San Domenico, a Piedimonte Matese.

Dinanzi ad un parterre d’eccezione, Della Rocca ha illustrato l’azione della nuova amministrazione consortile ed il ruolo che intende giocare l’Ente di Bonifica da qui ai prossimi anni:

“Vogliamo guidare un percorso nuovo e diverso, insieme agli altri Enti ed Attori Istituzionali che operano nel Sannio Alifano, perché crediamo che le sinergie istituzionali, dopo un’accurata azione di ascolto e di confronto con i territori, rappresentino l’unica vera chiave di volta per imprimere un cambiamento autentico nella programmazione lungimirante e costruttiva e nella gestione attenta e seria del nostro bacino, mediante una pianificazione integrata e d’insieme che dovrà guardare esclusivamente alle prossime generazioni e al rilancio delle attività economiche e produttive che qui sono presenti.

Il PNRR è un treno che passerà una volta sola, dobbiamo essere noi gli artefici del nostro destino, ed in tale contesto, i consorziati dovranno essere ascoltati, aiutati ed accompagnati in un percorso di riqualificazione delle aziende e di infrastrutturizzazione tecnologica che garantisca innovazione e competitività per le attività agricole, potenziando le attività irrigue e di bonifica ed implementando i servizi da offrire all’utenza. L’agricoltura del domani avrà bisogno di mezzi, risorse e competenze al passo con i tempi e capaci di cogliere le opportunità che arriveranno, perché solo così si potrà assicurare la sopravvivenza di un settore vitale per la economia della nostra zona come dell’intera Terra di Lavoro e della Campania tutta”, ha spiegato Della Rocca.

Moderati da Serena Mainolfi, dopo i saluti del vice presidente Alfonso Simonelli e le relazioni sul tema di Massimo Natalizio, direttore generale del Sannio Alifano, e di Giovanni Perillo, docente universitario di ingegneria ambientale, si sono succeduti gli interventi del neo Commissario del Consorzio di Bonifica Bacino Inferiore del Volturno, Francesco Todisco, dei presidenti delle Comunità Montane del Matese, Francesco Imperadore, del Monte Maggiore, Pasquale Di Fruscio, e del Monte Santa Croce, Mariano Fuoco, del Parco Regionale del Matese, Vincenzo Girfatti, e della Camera di Commercio, Industria, Agricoltura ed Artigianato di Caserta, Tommaso De Simone.

 “Il Consorzio di Bonifica e gli enti territoriali che stasera si sono confrontati sul tema del convegno, devono dotarsi di progetti esecutivi pronti per essere trasmessi a Roma, in primis al Ministero per la Transizione Ecologica, è il momento di passare dalle parole, che servono a poco, ai fatti che portano risorse sui territorio. Per fare questo, ci vogliono idee, professionisti validi ed una programmazione lungimirante, ecco perché già la prossima settimana convocherò in audizione il consorzio Sannio Alifano, le comunità montane ed i Comuni in VII commissione Ambiente, Energia e Protezione Civile, che ho l’onore di guidare, per avere un quadro completo e fare il punto della situazione sulle progettazioni già esecutive in loro possesso e su quelle ancora in fase di redazione”, ha chiarito subito il consigliere regionale Zannini.

“È fondamentale confrontarsi sulle strategie da porre in essere per lo sviluppo dell’alto casertano, attraverso azioni sinergiche tra i diversi livelli istituzionali. Ritengo che i Consorzi di Bonifica abbiano un ruolo centrale nella tutela e nella valorizzazione delle risorse idriche, ma ci sono ancora diverse questioni aperte: dall’inserimento dell’area matesina nell’ambito della Strategia Nazionale delle Aree Interne al perfezionamento dell’iter amministrativo per il Parco Nazionale del Matese, nonché sulla valorizzazione dei piccoli borghi per l’incentivazione del turismo sostenibile, soprattutto utilizzando i fondi disponibili attraverso il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Ma un ulteriore sostegno per lo sviluppo del comparto agroalimentare del territorio potrà arrivare anche dal progetto recentemente presentato da ANBI, denominato “Goccia verde”, per l’ottenimento della certificazione delle pratiche irrigue virtuose”, ha spiegato nel suo intervento Margherita Del Sesto, componente della XII Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati.

“Un interessante momento di confronto innanzitutto sull’agricoltura e le sue prospettive in un territorio da sempre vocato all’agricoltura. Grazie al Consorzio di Bonifica e al suo Presidente Franco Della Rocca, abbiamo l’opportunità di ragionare del Pnrr, una occasione irripetibile per rilanciare l’economia locale. La presenza di tutti gli attori istituzionali presenti qui stasera, dai Presidenti delle Comunità Montane ai Sindaci dei Comuni, dal commissario del Consorzio di Bonifica del Basso Volturno al Presidente del Parco Regionale del Matese, passando per i rappresentanti della Giunta e del Consiglio Regionale, rappresenta un prezioso momento di confronto con tutti gli attori locali, anche in vista della prossima programmazione regionale di sviluppo rurale che ci vede impegnati da tempo e che dovrà rappresentare una svolta concreta rispetto agli errori di impostazione ereditato dal passato”, ha chiosato Nicola Caputo, assessore regionale all’Agricoltura.


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