15 Giugno 2025
Territorio

‘Artigiani del sé’, a Pomigliano d’Arco il taglio del nastro ufficiale per i laboratori di inclusione dedicati all’autismo

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Il Centro Isoriabilitativo Aps di Pomigliano d’Arco sceglie il venerdì Santo come occasione per dare il via ufficiale ai laboratori del progetto ‘Artigiani del sé’, in collaborazione con la Presidenza del Consiglio dei Ministri; la Regione Campania; il Comune di Pomigliano D’Arco e l’ambito N25.
 La tempistica coincide con lo start della primavera, prefigurazione dello sbocciare di nuove cose. In quella che è stata la prima sede del centro Iso riabilitativo APS per l’età evolutiva, il Dott. Domenico Manna, ideatore del progetto, e direttore del Centro Socio Sanitario, stabilisce la sede ufficiale dei quattro laboratori che vedranno giovani dai 18 ai 25 anni coinvolti nella formazione di aiuto scaffalista, aiuto giardiniere, aiuto cuoco ed aiuto pizzaiolo. Con questa scelta passato e presente si prendono per mano in vista del futuro che per i ragazzi coinvolti nel progetto, ha necessità di diventare non solo roseo, in termini di opportunità inclusive nelle società, ma anche concreto, soprattutto per quanto riguarda i cambiamenti di opportunità economica ed integrativa che riguardano la disabilità. Il dottor Domenico Manna, insieme al suo team di lavoro coordinato dalla dottoressa Afrodite Esposito e dalla project manager Maria Carmela Inverno, ha scelto di tramutare l’utopia in realizzazione, spalancando le porte della speranza sia per i 14 giovani coinvolti nel progetto, sia per le loro famiglie. Alla presenza del consigliere regionale, l’onorevole Mario Casillo; del vicesindaco di Pomigliano d’Arco Domenico Leone; degli amministratori che nel tempo si sono susseguiti nella città, Artigiani del sè ha mostrato alla città di Pomigliano d’Arco tutto il suo potenziale. Si sono dunque accesi i forni che daranno spazio all’apprendimento della professione del pizzaiolo e del cuoco, sotto l’attenta guida del maestro pizzaiolo Gioacchino Cuorvo. Ed i giovani con le loro famiglie si sono avvicinati ad un nuovo mondo che li vedrà protagonisti assoluti.


I loro sguardi spalancati su quelli che saranno gli ambienti che li vedranno apprendisti in erba; le papille gustative pronte ad inglobare colori e sapori da restituire con le proprie mani a coloro che si avvicineranno alla loro pratica in stage retribuiti, sono divenute nel pomeriggio del 18 aprile, fiammella di ottimismo e di speranza. Il dottor Manna con questa sua scelta laboratoriale ha inteso farci interrogare ancora una volta come società civile sul senso reale della parola integrazione paritaria. Spesso alla disabilità non viene lasciato alcun margine se non quello di un sussidio assistenziale, trascurando integralmente la necessità che tanti i maggiorenni affetti da autismo o sindrome di Down hanno di sentirsi utili non solo per qualcuno, ma per la società in cui abitano. Ed insieme a loro anche le famiglie desidererebbero sapere che quell’uguaglianza tanto ricercata può essere davvero inseguita e consolidata, aprendo i luoghi di lavoro alla disabilità non solo attraverso il volontariato, bensì mediante figure occupazionali categorizzate e retribuite alla stregua di qualsiasi altro lavoratore.

‘Artigiani del sé’ è il sasso lanciato nello stagno, che vuol creare effetto diapason con il suo impatto, influenzando percezioni, sensibilità, ma soprattutto azioni. Ed è progetto che fa comunità, dal momento che crea intorno a sé sinergie umanitarie notevolissime, valorizzando sensibilità diverse di giovani, genitori ed operatori del sociale, interessati alle azioni pratiche e non alle possibilità dell’ autismo.

“Spero che quest’altro bellissimo laboratorio, come avvenuto con P.A.S.S.I., possa aiutare i ragazzi ad avere un futuro lavorativo e sociale reale. Ringrazio tutto il team del Centro Isoriabilitativo, i partner e coloro che come il dott. Luigi Damasco (da sempre vicino ai percorsi del Centro), o come Caffè Internet di Cramine ed Enzo Monaci, in amicizia hanno scelto di sostenere il progetto Artigiani del sé”, dichiara il Dott. Domenico Manna.


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Pina Stendardo

Giornalista freelance presso diverse testate, insegue la cultura come meta a cui ambire, la scrittura come strumento di conoscenza e introspezione. Si occupa di volontariato. Estroversa e sognatrice, crede negli ideali che danno forma al sociale.