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Amministrative. Intervista con l’on. Giovanni Donzelli, Fratelli d’Italia

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Anna Tortora

Per la mia rubrica IL Personaggio sono lieta di ospitare l’on. Giovanni Donzelli, Fdl.
Le ultime amministrative hanno evidenziato tre aspetti fondamentali: i 5stelle sono politicamente finiti, il PD ha vinto e il centrodestra deve rafforzare il suo lavoro. In attesa dei ballottaggi che sono sempre una sorpresa per tutti.

Roma, Napoli e Salerno. Come è andata?
“Avremmo preferito vincere a tutte e tre al primo turno e metterci subito al lavoro per poter amministrare bene queste città. Non possiamo dirci felici. Roma è andata bene, perché è una partita ancora aperta, in cui il centrodestra a trazione Fratelli d’Italia dimostra di essere in partita, di essere competitivo e un candidato, che non era noto al grande pubblico, riesce a essere avanti a ex ministri e ad un ex sindaco. Il dato di Roma è comunque un dato importante che guardiamo con piacere e con attenzione. Noi ovviamente vogliamo vincere a Roma.
A Napoli non è andata bene. Fin dalla stesura delle liste ci sono stati dei problemi: non è stata ammessa la lista degli amici della Lega e in Fratelli d’Italia sono venute meno molte liste delle municipalità, è chiaro che si giocava in salita. Il candidato sindaco ha pensato che fosse utile fare a meno dei partiti e, forse, non ha aveva tutto questo consenso e questa autonomia per stare in ‘solitudine’, ma con il senno del poi risulta tutto facile.
Durante la campagna elettorale, Fdl ha nominato proprio un commissario cittadino, Sergio Rastrelli, a cui è stato dato da Giorgia (Meloni n.d.r) pieno mandato per ricostruire una classe dirigente su tutto il territorio napoletano. Da lì siamo già ripartiti.
A Salerno è andata certamente male. Nel momento in cui noi non riusciamo a spiegare le nostre ragioni e non abbiamo neanche la possibilità di combattere al ballottaggio, non siamo felici. Dopodiché le nostre scelte le condividiamo e non ci nascondiamo dietro a questo; faremo delle riflessioni, potranno migliorare i tempi delle scelte e queste sono cose su cui i leader dovranno, con calma, riflettere.  Per Fdl la magra consolazione è che la lista che appoggiava Sarno ha dato un ottimo risultato, siamo riusciti ad eleggere un consigliere comunale. Non è un traguardo, è un punto di partenza.”

Fratelli d’Italia cresce nei consensi e tanto. Deve ancora migliorare?
“Fdl sta crescendo in tutta Italia. Siamo la prima forza del centrodestra e i risultati di queste amministrative lo hanno confermato. Dei ballottaggi nei capoluoghi di provincia, siamo convinti di ribaltare l’immagine di un centrodestra perdente, un’immagine che, per almeno due settimane, non corrisponde al vero. Ovviamente, siamo felici
quando mandiamo la sinistra all’opposizione, con questo non voglio sminuire la gioia per la nostra crescita, ma non è sufficiente. Se la nostra crescita non è seguita da una tenuta generale della coalizione e, quindi, non si riesce poi a mettere in minoranza il PD, non possiamo accontentarci di essere i primi in coalizioni che non vincono.”

Il congresso quando si terrà?
“Credo che ora come ora la preoccupazione principale degli italiani non sia quando si terrà il congresso di Fratelli d’Italia.
Il congresso per eleggere il leader nazionale lo terremo sicuramente, ma non ci sono le corse per candidarsi contro Giorgia Meloni. Se il congresso deve servire solo per decidere il ruolo di Tizio o Caio sul territorio, è meglio evitare di litigare e trovare soluzioni in cui si scelga il più adatto a guidare il partito. Al momento, in Fratelli d’Italia, non ci sono confronti tra due linee politiche diverse. C’è un grande partito in crescita con una leader che riesce ad essere perfetta sintesi di tutto il partito.
Il congresso andrà fatto per motivi legali e formali ma per ora, ripeto, non è un’esigenza prioritaria.
Ora bisogna tenere unita la coalizione di centrodestra, cercare di andare al voto il prima possibile e preparasi ad una stagione di Governo che non sarà semplice.”

Alcuni elettori rimproverano il centrodestra di non aver fatto troppo la Destra. Ovviamente per Destra s’intende quella liberista, storica, liberale e poi quella sociale, non gli estremismi.Gli si può attribuire questa colpa?
“A Fratelli d’Italia no. E’ il partito che cresce di più in queste elezioni, dunque la sua linea è sicuramente premiante. Il fatto che non si sia vinto è dovuto anche alle posizioni diverse che il centrodestra ha assunto a livello nazionale. Mettersi all’opposizione mentre gli altri sono al Governo, forse non dà quell’immagine di compattezza necessaria, ma per noi la coerenza viene prima di tutto e non metteremo mai in discussione la nostra scelta di parola data rispetto agli elettori e di opposizione responsabile nei confronti del Governo.”
Ringrazio l’on. Giovanni Donzelli per la piacevole conversazione e gli auguro un buon lavoro.

 

Anna Tortora

Nata a Nola. Si è laureata alla Pontificia facoltà teologica dell'Italia meridionale. Le sue passioni sono la politica, la buona tavola, il mare e la moda. Accanita lettrice, fervente cattolica e tifosa del Milan.