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Giuseppe Conte e Luigi Di Maio separati in casa

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Anna Tortora

La diatriba tra Conte e Di Maio è diventata molto accesa, i motivi sarebbero vari, ma è difficile stare dietro a due menti così elevate.
Di Maio ha capito che deve buttarsi al centro per continuare la sua vita politica fin troppo miracolata, quel famoso centro che, dopo i fallimenti vari, tutti cercano ma di cui lui chiaramente non fa parte.

Ecco le sue riflessioni.
“Sono state giornate intense.
L’elezione del Presidente della Repubblica è un momento importante per la democrazia parlamentare, un momento in cui viene fatta una scelta che segna la storia della Repubblica per i successivi sette anni.
Dopo la rielezione del presidente Sergio Mattarella, ho proposto di avviare una riflessione interna al MoVimento.
Penso che all’interno di una forza politica sia fondamentale dialogare, confrontarsi e ascoltare tutte le voci.
Tutte le anime, anche chi la pensa in maniera diversa, devono avere spazio e la possibilità di esprimere le proprie idee.
E lo dico perché anche io in passato ho commesso degli errori su questo aspetto, errori che devono farci crescere e maturare. Sarebbe sbagliato, invece, fare passi indietro.
Tutti avranno notato che in questi giorni il dibattito interno è degenerato, si è iniziato a parlare di scissioni, processi, gogne. Si è provato a colpire e screditare la persona. Mi ha sorpreso, anche perché è proprio il nuovo statuto del MoVimento che mette l’accento sul rispetto della persona.
Ho apprezzato molto il tentativo di chi in questi giorni, a partire dai capigruppo e da Beppe Grillo, ha provato a favorire un dialogo sereno e super partes, tra diverse linee di pensiero.
Continuo a pensare che sia fondamentale confrontarsi dentro il MoVimento, perché il MoVimento è casa nostra, ed è fondamentale ascoltare le tante voci esistenti, e mai reprimerle.
Io sarò tra le voci che sono pronte a sostenere il nuovo corso, mantenendo la libertà di alzare la mano e dire cosa non va bene e cosa andrebbe migliorato.
Qui si vince o si perde tutti insieme, perché siamo una comunità che si basa sulla pluralità di idee, soprattutto in questo momento difficile per il MoVimento 5 Stelle, che deve però riuscire a trovare le soluzioni per difendere la dignità dei cittadini e sostenere il mondo produttivo ancora alle prese con la pandemia.
Spetta poi al presidente fare la sintesi e tracciare la strada da seguire. Ma l’ascolto è importantissimo.
Mi rendo conto che per esprimere queste idee, seppur in maniera propositiva e costruttiva, non posso ricoprire ruoli di garanzia all’interno del MoVimento. Non lo ritengo corretto. Per questo motivo, ho deciso di dimettermi da presidente e membro del Comitato di Garanzia del MoVimento 5 Stelle.
Ringrazio gli iscritti che mi avevano votato ed eletto, ringrazio Virginia e Roberto che mi avevano votato presidente, ringrazio Beppe per la fiducia nell’avermi indicato nella rosa dei potenziali membri del Comitato.
Ho preso questa decisione perché voglio continuare a dare il mio contributo, portando avanti idee e proposte. Voglio dare il mio contributo sui contenuti, voglio continuare a fare in modo che si generi un dibattito positivo e franco all’interno della nostra comunità. Un confronto che ci permetta davvero di rilanciare il nuovo corso del MoVimento 5 Stelle.
Se rimaniamo uniti, con le idee di tutti, torneremo a essere determinanti.
Grazie a tutti per l’affetto e viva il MoVimento.”
Luigi Di Maio

“Luigi Di Maio si è dimesso dal comitato di garanzia del M5S. Inizia la resa dei conti con Giuseppe Conte.”
Giacomo Salvini, Il Fatto Quotidiano

Mah!
“Ma se ‘Di Maio è il Renzi del M5S’, Conte è il suo Bersani?”
Antonio Polito, editorialista del Corriere della sera

“Ormai tra Giuseppe Conte e Luigi Di Maio è guerra per la leadership di quello che resta del Movimento 5 Stelle.
Problemi loro, ma non facciano pesare le loro lotte intestine sull’azione del governo. I problemi per noi sono pandemia, scuola, ripresa economica, PNRR, riforma della giustizia non uno scontro interno fatto su personalismi e trasformismi.”
Ettore Rosato, Italia Viva

Il resto lo lascio ai lettori.

 

Anna Tortora

Nata a Nola. Si è laureata alla Pontificia facoltà teologica dell'Italia meridionale. Le sue passioni sono la politica, la buona tavola, il mare e la moda. Accanita lettrice, fervente cattolica e tifosa del Milan.