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Presidente della Repubblica. Chi sarà il prossimo inquilino del Quirinale? Intervista con Antonio Polito, editorialista del Corriere della sera.

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Anna Tortora

Per la mia rubrica IL Personaggio sono lieta di ospitare Antonio Polito, giornalista e scrittore, editorialista del Corriere della sera. Parleremo dell’argomento del momento: le votazioni per il Quirinale.

L’elezione del nuovo Presidente della Repubblica si colloca in un momento storico particolare. Ne parliamo?
“Il momento storico è la ripresa dalla pandemia. Gli anni che ci aspettano saranno decisivi per capire se l’Italia si mette su un cammino virtuoso anche dal punto di vista della crescita economica, sfruttando l’occasione dei fondi europei, sfruttando questa ripresa molto forte che c’è stata già nel 2021 e ci può essere anche nel 2022. Soprattutto guardiamo questo virus che anche se continuerà a circolare, purtroppo per molto tempo ancora, non preclude la possibilità di vivere normalmente, di lavorare, di produrre, di andare a scuola. Quindi il momento storico è certamente particolare.”

Draghi ha lasciato intendere che potrebbe accettare di essere il nuovo inquilino del Quirinale. Ha i voti necessari?
“Draghi è certamente il candidato più favorito, il numero uno, per una ragione proprio banale: già oggi dispone di una maggioranza molto ampia, che è quella che sostiene il suo Governo. Quindi, se si deve cercare un accordo vasto, è la personalità che più facilmente può ottenere questo consenso. Ciò non toglie che nel Parlamento ci sono ancora molte resistenze all’ipotesi di mandare Draghi al Quirinale anche motivate da un certo orgoglio della politica, dei partiti, che vorrebbero riprendersi un po’ lo scettro dopo averlo ceduto già per palazzo Chigi e, soprattutto, temono che oltre Draghi al Quirinale poi arrivi un altro tecnico a Palazzo Chigi, il che da molti viene visto come una specie di esautoramento della politica. Dunque Draghi può avere i numeri, ma al momento non li ha ancora.”

Letta ha dichiarato che il centrodestra non può pretendere di avere un candidato per il Quirinale. A Sinistra non sembra che le cose stiano meglio.
“Non credo che Letta possa aver detto che il centrodestra non può avere un candidato per il Quirinale, semplicemente perché è del tutto legittimo, invece, che ce l’abbia. Quello che ha detto Letta è che il centrodestra non ha un diritto di prelazione, cioè – voi non avete i numeri per poter imporre il vostro candidato. Potete imporlo, ma deve avere anche il nostro consenso altrimenti non ce la fa -. E questo è il grave problema della candidatura di Berlusconi che non aveva, appunto, i numeri. Io penso che il centrosinistra finora abbia giocato di rimessa, perché si è limitato a dire di no a Berlusconi, lasciando agli avversari la patata bollente.
Superata la fase della candidatura di Berlusconi, dobbiamo vedere se il centrodestra è in grado di fare una proposta di una personalità che sia accettabile dal centrosinistra, così può giocare un ruolo importante, in quanto sarebbe la prima volta, da quando esiste il centrodestra (cioè nella seconda Repubblica) che spetterà ad esso fare la prima mossa e dare delle indicazioni.”

Il Momento è particolare e gli animi sono accessi. Chi sarà il successore di Mattarella? Lo scopriremo a breve.
Ringrazio Antonio Polito per la piacevole conversazione.

 

Anna Tortora

Nata a Nola. Si è laureata alla Pontificia facoltà teologica dell'Italia meridionale. Le sue passioni sono la politica, la buona tavola, il mare e la moda. Accanita lettrice, fervente cattolica e tifosa del Milan.