Territorio

Caiazzo: decadenza da consigliere comunale, Michele Ruggieri annuncia il deposito del ricorso al Tar Campania e rilancia il suo impegno per la città alla guida di Caiazzo Bene Comune

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“CONFIDO NEI GIUDICI AMMINISTRATIVI CHE CANCELLERANNO LA VENDETTA PERSONALE CONSUMATA NEI MIEI CONFRONTI DA GIAQUINTO E COMPANY, FRUTTO DEL LORO RANCORE E DEL LORO ASTIO. MA STIANO TRANQUILLI CHE NON MOLLO DI UN MILLIMETRO E CONTINUERÒ A RAPPRESENTARE I CITTADINI CHE CI HANNO VOTATO E AD OPPORMI AL LORO MODO DI DISAMMINISTRARE CAIAZZO E LA SUA COMUNITÀ”.

“Nelle prossime ore, depositeremo il ricorso al TAR Campania per chiedere l’annullamento immediato della delibera con cui, nella seduta di Consiglio comunale di ieri mattina, la maggioranza del sindaco Giaquinto ha dichiarato inopinatamente la mia decadenza da consigliere comunale. Nel contempo, continuerò a portare avanti l’azione di opposizione a questa pessima amministrazione insieme ai consiglieri di Caiazzo Bene Comune”.

Ad annunciarlo è il leader della minoranza Michele Ruggieri che non ha alcuna intenzione di lasciare campo libero ai suoi avversari, ma anzi rilancia con un rinnovato impegno in favore della comunità caiatina.

“Il mio avvocato è al lavoro per mettere insieme i diversi profili di illegittimità di cui è viziato l’intero procedimento avviato dal sindaco al solo fine di estromettermi dal Consiglio comunale, e culminato ieri mattina in una delibera carente e priva di qualsiasi motivazione che possa giustificare la mia decadenza, senza contare il fatto che i consiglieri di maggioranza si sono presi il lusso di ritenere non sufficiente ed idoneo l’attestato di servizio rilasciatomi dal mio Comando Divisione Carabinieri. Insomma, Giaquinto ed i suoi sodali di Uniti per Caiazzo ancora una volta hanno dimostrato grande arroganza e profonda presunzione, sordi alle puntuali e circostanziate motivazioni che ho rappresentato, confortate anche da consolidate pronunce giurisprudenziali. Ora spetterà ai giudici amministrativi a riconoscere le mie ragioni e restituirmi il diritto di rappresentare gli elettori caiatini che, nel 2018, ci diedero fiducia e mi destinarono al ruolo di capogruppo di minoranza, ruolo che nè Giaquinto nè i suoi amici potranno mai sottrarmi”, continua il Tenente Colonnello dei Carabinieri.

“Il mio impegno in favore della città resterà lo stesso di sempre, anzi adesso ancora di più avverto l’esigenza di riaffermare la voce della democrazia e della legalità in una comunità dove i cittadini hanno il diritto di sentirsi liberi di agire e di non avere alcun timore reverenziale nei confronti di chi si illude di essere il padrone di Caiazzo e gestisce il Comune come una sua proprietà privata. In una situazione analoga, qualche anno fa, la nostra parte politica non pensó minimamente di sbattere fuori dal Consiglio comunale l’allora consigliere comunale di minoranza Antonio Di Sorbo, fratello dell’attuale assessore Giovanni, che pure si assentó consecutivamente per molte sedute, improntando l’allora maggioranza la lotta politica sempre all’insegna del confronto civile e democratico e mai come un’arma per colpire l’avversario o, peggio ancora, per estrometterlo dal dibattito politico con vendette di tipo personale. Ma tant’è ed oggi siamo impegnati a riaffermare i principi basilari di una sana e civile contrapposizione politica.

Nel frattempo, il consigliere Andrea Costantino saprà sostituirmi nel migliore dei modi e portare avanti l’opposizione a questa amministrazione in Consiglio comunale, insieme ai consiglieri Marilena Mone e Mauro Della Rocca, che ringrazio per la vicinanza umana e politica mostratami in queste ore insieme all’intero movimento politico di Caiazzo Bene Comune e ai messaggi di solidarietà e sostegno di tantissimi cittadini comuni. Per fortuna, rispetto a quella rappresentata da Giaquinto e dalla sua maggioranza, c’è un’altra Caiazzo, sana, libera e amante della legalità e della democrazia, ed è ad essa che intendo dare voce sempre e comunque sia da consigliere comunale sia, anche se solo per qualche settimana, dall’esterno dell’assise quale leader della minoranza”, conclude Ruggieri.

 

Redazione

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