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Sempre più richiesti i rifacimenti degli impianti elettrici per l’efficienza energetica

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Attualmente stiamo assistendo ad una sempre più diffusa sensibilità nei confronti del rispetto dell’ambiente. La sostenibilità ambientale è affermata anche a livello normativo, con delle leggi specifiche che scelgono di premiare in termini di agevolazioni fiscali coloro che effettuano interventi in nome dell’efficienza energetica. Chi sceglie di migliorare l’impianto elettrico della propria abitazione, volendo dare una mano alla sostenibilità ambientale, evitando gli sprechi di energia, può beneficiare di importanti detrazioni fiscali. A volte infatti, specialmente quando si tratta di impianti elettrici di vecchia data, occorre rifarli per migliorare tutta la gestione dell’energia all’interno dell’abitazione.

La normativa sugli impianti elettrici

Se hai intenzione di fare un intervento sull’impianto elettrico, bada bene a qual è il costo di un impianto elettrico per la casa. In questo modo puoi anche calcolare meglio il budget che hai a disposizione. Tieni conto che il punto di riferimento è la norma CEI 64-8, secondo ciò che è previsto dalla legge 46/90 e dal decreto ministeriale 37/08.

Sono proprio queste le norme che stabiliscono quali sono le regole da rispettare per definire l’impianto elettrico, l’installazione, la verifica e la certificazione. In base alle regole da rispettare possono variare anche i costi.

In generale gli impianti elettrici, in base alle norme, vengono suddivisi in tre livelli. Per ciascuno di questi viene definito anche il numero minimo di punti luce da realizzare.

Il livello 1 è quello base, che stabilisce almeno due interruttori differenziali e un numero minimo di punti luce o di prese per ogni stanza.

Il livello 2 è rappresentato dall’impianto elettrico standard. In questo caso si possono installare maggiori punti luce e altri sistemi, come per esempio il videocitofono o impianti anti intrusione.

Il livello 3, infine, comprende l’impianto elettrico domotico, col controllo remoto, con il controllo delle temperature e la gestione che riguarda le luci e le tapparelle, tanto per fare degli esempi.

Il costo di un impianto elettrico in base al livello

Come già abbiamo detto prima, parlando dei costi di un impianto elettrico, questi possono variare. Infatti le spese vanno considerate al metro quadrato, secondo i vari livelli che abbiamo descritto precedentemente.

Per il livello 1 base il costo di un impianto elettrico è compreso tra i 20 e i 35 euro al metro quadro. Nel caso del livello 2 standard, ci si può ritrovare a fronteggiare una spesa dai 25 euro ai 40 euro al metro quadro. Per il livello 3 domotico, dai 50 euro ai 70 euro al metro quadro.

Naturalmente nel caso di un impianto domotico i costi sono più alti, perché l’impianto domotico comporta molti processi da realizzare per le automazioni.

I costi che abbiamo considerato comprendono anche il prezzo del quadro elettrico. Tuttavia per le opere murarie e per le finiture bisogna considerare altre spese in più rispetto a quelle che abbiamo indicato.

Facciamo qualche esempio, in modo da renderti conto meglio della situazione e delle spese che potrai sostenere. Per esempio, se consideriamo un impianto elettrico base o standard, per un appartamento di 50 metri quadri con 50 punti luce, potresti ritrovarti a spendere tra 1.500 e 2.000 euro per la realizzazione di un impianto elettrico.

Per un appartamento di 100 metri quadri i costi salgono e sono compresi tra 3.400 e 4.200 euro sempre per il livello 1 e per il livello 2 con 110 punti.

 

Redazione

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